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INTEGRAZIONE ENERGETICA
(C. Piroli, J. Painter, 2010, 2006 in Corpo Integrato 2010)
L’Integrazione Energetica, è una terapia psicocorporea elaborata dal J.Painter, per soddisfare alcuni bisogni delle persone, il terapista lavora principalmente con la respirazione del cliente per aiutarlo ad aprire la strada alla totalità e alla forza della propria esperienza: predisponendo il tessuto corporeo al rilassamento e alla mobilizzazione; aprendo all’espressione di sentimenti intensi che sono stati trattenuti profondamente nel corpo; aiutando l’altro a focalizzarsi su sentimenti e pensieri particolarmente intensi. In tutto questo, il lavoro con il respiro è uno strumento indispensabile e potente. Poiché ognuno di noi ha la sua storia unica di gioie e dispiaceri, di successi e di fallimenti, ognuno di noi ha una sua modalità di blocco del respiro. Per sciogliere le difese ed iniziare a sentire il potere e la flessibilità del nostro respiro, abbiamo bisogno di un lavoro personalizzato, un processo passo dopo passo di scoperta del nostro potenziale individuale. Il terapista lavora simultaneamente con il respiro, i tessuti, le emozioni e i pensieri, e con la conoscenza di come l’unità mente-corpo potrebbe essere incoraggiata a consapevolizzare e sciogliere i nodi più resistenti. Le sedute possono essere, in questo processo, divise in tre fasi: una fase iniziale di mobilizzazione, una più profonda di confronto e resistenza, e una finale di integrazione.
Mobilizzazione. Nella fase iniziale il terapista aiuta il cliente a mobilitare e a far circolare più energia e sentimenti. A volte c’è bisogno di caricare parti mancanti di energia, attraverso vari stili di inspirazione profonda: nutrendo un torace collassato nel petto, tonificando gambe magre e rivitalizzando parti di tessuto poco energetiche. A volte, invece, c’è bisogno di scaricare l’accumulo di energia attraverso l’espirazione: liberando le tensioni trattenute nelle spalle e nel collo, incoraggiando un collo rigido a rilassarsi e rilassando la tensione dei glutei.
Rilassamento. Una volta che l’energia è stata mobilitata con esercizi di respirazione di carica e scarica in tutto il corpo, il cliente comincerà ad opporre una resistenza più profonda, che rappresenta il modello personale ed esteso delle sue difese caratteriali. A questo punto il terapista rispetta la necessità del cliente di non essere confrontato nel suo dolore più profondo fino a che non aumenti il livello di fiducia e sicurezza. Il processo di scarica graduale diventa sempre più completo, finchè non si arriva ad un’esperienza e una liberazione di energia profondamente trattenute e nascoste e a una maggiore consapevolezza delle proprie modalità antiche. Si apre così una gradevole esperienza di libertà: la persona si sente presente, in contatto con se stessa e con gli altri ed è per lei più facile caricarsi liberamente.
Integrazione. Il tessuto è diventato più morbido ed il movimento più flessibile, le emozioni emergono e fluiscono una nell’altra più facilmente. Nell’ampliamento delle possibilità di risposte ed azioni potrebbe esserci confusione: i nuovi sentimenti vanno tradotti nel comportamento di ogni giorno; i nuovi pensieri hanno bisogno di trovare una diversa collocazione e differenti conclusioni. Quando cambiamo profondamente, abbiamo bisogno di tempo e di spazio necessari per integrare il nuovo nel vecchio. Ora, il lavoro con il respiro diviene leggero e meditativo, i movimenti, i sentimenti e le sensazioni sono sincronizzati in un flusso delicato, connesso e sensuale.
Durante tutte queste fasi il terapista usa diverse strategie in modo flessibile. Spesso è importante lavorare con i segmenti difensivi superiori del corpo (intorno agli occhi, bocca, gola), prima di rilassare i blocchi inferiori (pancia e pelvi). Quando la rabbia e la tristezza della sessualità iniziano a manifestarsi nella parte alta del corpo senza una via chiara di espressione attraverso gli occhi, la bocca e la gola, potrebbero essere respinte di nuovo, con grande frustrazione, verso il basso.
Conquistata una piena espressione nella parte superiore del corpo, la circolazione di energia dalla parte bassa può essere completata. Il desiderio nelle pelvi può unirsi alla ricettività del cuore in un ciclo completo di sentimenti che fluiscono: è proprio su questo che si focalizza il lavoro dell’Integrazione Cuore-Pelvi.
(C. Piroli, J. Painter, 2010, 2006 in Corpo Integrato 2010)
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